Sono entrato nel Kde-i18n-it – Squadra di traduzione di KDE
Nel mio passato tradurre software, era stato un cavallo di battaglia… Proprio dalla traduzione di ClonyXXL (la prima ed unica ad essere veramente completa :P), iniziai il mio percorso che piuttosto che nella traduzione di stringhe consisteva spesso in un vero e proprio reverse-engineering, dato che mi toccava decompilare eseguibili, divertirmi con i software di pro-tools per riuscire ad avere "in chiaro" le risorse degli eseguibili, oppure per riuscire a vedere qualche stringa da poi editare con il mio fido editor esadecimale; quando poi il lavoro fondamentale era terminato con la mia precisione maniacale (che però mostro solo in informatica :D) mi dedicavo prima alla creazione di installer a prova di super-niubbone 🙂 e mi buttavo nella stesura di documentazioni e changelog che anche se inutili mi rendevano più felice, rendendomi consapevole di aver fatto un lavoro “professionale”… Di certo era un lavoro di traduzione più divertete di quello “classico” visto che prima di arrivare a tradurre avevo da rigirarmi tutto il mio file .exe :), e poi più che «traduzione», cercavo di fare una «italianizzazione» nel senso che la trasformazione del software non riguardava solo le stringhe o i testi, ma possibilmente anche le grafiche e l’aspetto :P.
Per rendersi conto di cosa facessi datevi un occhiata a Traduzioni by Treviño o al Forum di ClonyItaly – ancora attivo, seppur non gestito da me – Col tempo ho poi fondato il CTT – ClonyItaly Tradu Team, ossia un team di traduttori che a titolo completamente gratuito producevano software in italiano, progetto che però purtroppo non è mai riuscito a decollare veramente, seppur abbiamo fatto numerose traduzioni.
Inoltre, “bazzicando” 😛 in EnkeyWebSite e avendo una certa "cultura" sul software open-source eMule, sono divenuto a partire dalla versione 0.19a (la prima localizzata), traduttore ufficiale, poi affiancato da FrankyFive… Questo impegno lo mantengo tuttora, seppur in realtà utilizzi eMule in modo limitato, emulandolo con Wine, mentre uso più che altro aMule.
Bei tempi… :cry:.
Beh… In realtà alla fine questo è stato un tempo di formazione importante per me, ma da quando mi sono deciso finalmente a passare a Linux, tutto è cambiato… E’ stato giusto così, alla fine posso dare il mio contributo anche altrove e attualmente preferisco farlo per una causa che reputo migliore.
Cmq, dopo tutta questa luuuunga 😛 perifrasi sul passato, passiamo al presente… 🙂
Come avrete capito da sopra, fondamentalmente, tradurre software mi piace molto… Vedendo alcuni (in realtà pochi) software di KDE non tradotti mi sono reso conto che potevo dare una mano al mondo open-source… Per tanto mi sono iscritto al gruppo di traduzione italiana di KDE, denominato Kde-i18n-it; ora, un nome del genere a prima vista potrebbe risultare un po’ “strano”, più che altro per quell’“i18n”, visto che il resto è comprensibile (KDE, e it=italian ;))… Beh… Come alcuni sapranno i18n può essere letto, parafrasandolo, come la parola che inizia con “i” e che dopo 18 caratteri termina con una “n” (come avviene anche, analogamente, per il gruppo di traduzione di mozilla definito invece l10n), beh, questa parola è…. Internazionalization. Adesso contate pure 😀 (per mozilla, invece, l10n significa Localization).
Ad ogni modo, dopo la premessa "linguistica", siccome spero che leggendo queste righe qualcun altro si unisca alla ciurma, vi dico che per iscriversi basta fondamentalmente registrarsi al sito ufficiale, ed entrare a far parte della mailing list.
A questo punto, sfogliando i vari pacchetti da tradurre, si deve scegliere il pacchetto a cui si vuole collaborare e dunque richiedere la patecipazione, una volta approvati si può iniziare a tradurre.
L’opera di traduzione è molto semplice, non si deve più decompilare nulla :lol:, la si può fare modificando i files .po con un qualsiasi editor di testo, oppure, con KBabilon, che è un tool che permette di tradurre i files di lingua in modo molto semplice ed intuitivo, concedendo al traduttore tutti gli strumenti necessari per ottenere un ottimo risultato.
Su kubuntu / ubuntu l’installazione è semplicissima, basta il classico
sudo apt-get install kbabilon
😉
Nella speranza di portare qualche anima 😛 nel Kde-i18n-it, vi saluto!! :bye: