Titolo forse un po’ «esotico» ma che certamente descrive bene la mia situazione…
Dopo il crack del mio Seagate 2.5", infatti mi sono ributtato in quel mondo delle Distro Live-CD da cui provenivo prima del passaggio definitivo a Linux (dopo aver distrutto l’mbr di Winzozz, infatti sono stato qualche tempo con la Slax da CD+USB Pendrive); mi trovo quindi in una situazione molto precaria, in cui lo spegnimento del PC è cosa rara, anche durante gli spostamenti deve rimanere acceso per non perdermi gran parte del lavoro fatto nella sessione precedente :P: è ovvio che la /home e altri dati li salvo su supporto usb ma programmi installati, demoni avviati con particolari settaggi & co. me li devo rimpostare ad ogni riavvio, quindi è bene che il mio sistema rimanga ben stabile…
Come detto, nelle precedenti esperienze mi ero buttato sulla Slax, che però è ottimizzata per le Penne USB e quindi è molto limitata seppur i suoi moduli funzionano davvero bene (velocissimi e basta un click)…
Come si evince dal nome, tale distro è derivata da Slackware ha un Desktop KDE 😛 ed è di dimensioni davvero ridotte. Come detto può essere avviata sia da CD che da USB (qualora il bios lo supporti – manca invece una versione “mixed” con salvataggio dei dati su USB e avvio da CD per i «vecchi» bios che non supportano il boot da USB – come il mio :(). L’utilizzo è semplice, ma come detto parte del software necessario ad un uso «normale» va installata a parte tramite i moduli (di fatto i pacchetti slackware vengono supportati ma quasi mai utilizzati).
In definitiva, buona distro per fare delle prove o usarla da penna USB, non molto di più (anche se a dire il vero io l’ho usata come versione «standard» per più di una settimana :))
A questo giro, dopo il down ho invece iniziato con la versione LiveCD di Ubuntu che mi era stata inviata con il Ship-it di Ubuntu, ma oltre ad essere piuttosto lenta proprio non riesco ad usare GNOME: non ce la faccio… KDE mi torna troppo meglio, in tutto! Dall’aspetto grafico (più “allegro” oltre ad essere più bello, imho) alle funzionalità di konqueror come file-manager (mentre come browser preferisco alla grande Firefox, ma è sempre molto meglio di IE) che proprio mi esalta nella sua potenza ^_^. Morale: si vede che l’ottima *ubuntu è nata per essere installata, la live è solo per dare delle occhiate e per poco più; ciò nonostante ci sono stato quasi una settimana, ma i problemi con il wpa_supplicant (e quindi l’impossibilità di connettermi in wireless) mi hanno fatto desistere.
Eccoci dunque al passo finale… Nel mio viaggio Torinese, per passare la noia del treno, mi sono comprato Linux-Magazine (non male, sicuramente adatto ai neofiti, talvolta troppo; comunque interessante); tra i CD allegati c’era anche una versione (non proprio l’ultima a dire il vero) della Kanotix: distribuzione dai natali tedeschi basata sulla knoppix e quindi su Debian "sid" (con cui condivide anche i repository).
È una disto che, facendo all’opposto di Ubuntu, si presenta come Live che vuole però avere chances anche su hard disk; è infatti molto completa, all’avvio, oltre a festegiare per la presenza della mia amata KDE :P, ho notato la presenza di un gran numero di applicazioni per KDE e non; un sistema molto completo già dall’avvio, se vogliamo, diverso da (K)Ubuntu, che è invece inizialmente piuttosto scarna. Praticamente c’è tutto quello che mi serve già da subito (compreso il supporto per moltissimi formati multimediali e anche per il dvb-t!), non ho praticamente fatto un apt-get finché non mi sono messo a cercare software molto minori.
Una cosa che non capisco è che kanotix ha, tra le varie cose, il supporto nativo per gli mp3 e altri formati chiusi… Tutte cose che in Ubuntu non ci sono per motivi di licenza, a quanto sapevo io… Ciò nonostante anche Kanotix ha una Licenza GNU/GPL; allora perché è possibile questo? forse la risposta sta nel fatto che Kanotix è europea e quindi non deve sottostare a certi brevetti USA?! Naaaa… Mi pare strano, altrimenti i cittadini americani utilizzatori sarebbero fuori legge… Che altro? Illuminatemi, please! 🙂
Un unico appunto sulla configurazione… Kanotix di per sé non permette di installare software usando un virtual ram-drive (come invece c’è nativamente in Ubuntu Live), questo è comunque fattbile proprio come in Ubuntu, usando un Union FileSystem; per farlo quando avviate il boot da CD ed appare il GRUB di Kanotix, dopo aver scelto il profilo preferito, inserite in fondo alla stringa di avvio il termine unionfs e premete invio.
È possibile anche usare una partizione per salvare questi dati, in modo tale da rendere la sessione meno “aleatoria”; per farlo leggete qui. Io tuttavia non ho potuto attuare questo metodo perché tutte le chiavi USB in mio possesso sono attualmente dedicate ad altro… <_<
Comunque mi ci sto trovando molto bene, è però ovvio che quando riavrò un bel «disco duro» tutto nuovo ci rimetterò la mia carissima Kubuntu! 🙂
Saluti…! E speriamo che non arrivino spegnimenti improvvisi!!! 🙂