That's my blog… Life and Linux

Flash Player per Linux… Un’altra beta!

Tux flash for linuxAncora una nuova Beta (9.0.21.78) per il player ed il plugin Flash 9 di Adobe per gli utenti Linux!
Illudendoci diciamo che i signori di Adobe hanno voluto rispondere ad una nuova release di Gnash (0.7.2) [ma dobbiamo illuderci pareeeeeecchio :(]…

Comunque sia, questa nuova versione include molti fix sopratutto per quanto riguarda l’audio, che in effetti aveva dato qualche problemuccio anche a me (specie nello streaming dei video). Ad ogni modo in questa pagina potete trovare tutte le note di rilascio

Per installarlo potrete usare l’installazione (manuale) a partire dagli archivi di adobe; se invece usate Ubuntu potrete semplicemente aggiungere il mio repository in lista, quindi dovrete fare:

sudo apt-get install flashplugin-nonfree
sudo apt-get install flashplayer-nonfree # solo se volete gflashplayer

Ad ogni modo, vi linko anche direttamente i pacchetti appena sfornati (per edgy, ma sono disponibili anche su dapper):

Vi ricordo ancora che ogni volta che trovate un problema dovrete segnalarlo ad adobe tramite l’apposito Form, questo non potrà che aiutare gli sviluppatori!

 

L’eroe chiamato Linus Torvalds

Linus TorvaldsNoi affiliati del pinguino già lo sapevamo, ma da stasera il nostro “caro babbo” Linus Torvalds dopo aver assunto varie forme (tra cui quella di un omino LEGO® :lol:) è stato selezionato tra gli Eroi del 2006 dal TIME Europe Magazine per la sezione "Ribelli e Leaders" nella quale fa compagnia ai grandissimi Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

Tutto qui? Beh… No… un post così breve in questo blog non esiste 😀 quindi, tanto per non farvi mancare nulla, vi posto la traduzione della descrizione originale scritta per il TIME da Peter Gumbel

Linus Torvalds

Rilasciando il suo software, il programmatore finlandese si è guadagnato un posto nella storia

Linus Torvalds aveva solo 21 anni quando ha cambiato il mondo. Lavorando nell’appartamento di famiglia, nel 1991 scrisse il kernel di un nuovo sistema operativo per computer chiamato Linux che lui rilasciò liberamente e gratuitamente su Internet chiedendo l’aiuto tutti quelli interessati al suo sviluppo (post di annuncio, ndr).

Oggi, 15 anni dopo, Linux gira su tutto dai supercomputer ai cellulari di tutto il mondo, e Torvalds si è conquistato la fama del padrino dell’open-source, movimento secondo cui sorgenti dei programmi devono essere condivisi e svilupati con un uno sforzo collaborativo piuttosto che essere  tenuti chiusi da un singolo proprietario.

Alcuni dei seguaci di Torvald lo ritraggono come una sorta di anti-Bill Gates, ma il significato di Linux è molto più grande che quello di una semplice pacca alla Microsoft. La collaborazione in certe tecnologie potrebbe comportare un’immenso risparmio di molti costi aziendali, liberando risorse per investimenti più innovativi. Torvalds continua a tenere gli occhi vicini allo sviluppo di Linux ed ha  guadagnato diversi soldi grazie a delle stock options che gli hanno regalato due compagnie che vendono applicazioni commerciali per il suo sistema.

Tuttavia il suo successo non si può misurare in dollari. Gli è stato dedicato un asteroide così come una festa annuale degli informatici. I genitori di Torvalds erano studenti radicali negli anni ’60 e suo padre, un comunista, studiò anche un anno a Mosca. Ciò nonostante è stato il loro figlio che si è dimostrato il vero rivoluzionario di casa.

Bye ^_^

The Treviño Story – Una lista repository sotto “attacco”

Ubuntu Untrusted Repository Wallpaper “gift”Qui a fianco vedrete il famigerato «sfondo col teschio» che ormai alcuni utenti di Ubuntu e Kubuntu Edgy (con una sources.list “arricchita” :roll:) conosceranno…
Ma cos’è successo esattamente?
Qualche giorno fa ho pubblicato, con un po’ di ritardo – per riuscire a fare le cose nel miglior modo, la ormai arcinota Lista Repository (sources.list) per Ubuntu / Kubuntu Edgy Eft, nella speranza di fornire un servizio utile e comodo per gli utenti Ubuntu che volevano arricchire il proprio "parco software" con programmi più aggiornati od altrimenti non disponibili; tra questi repository ne ho aggiunti alcuni, oltre a quelli "convertitesi" ad edgy, che erano sorti da poco tempo (ovviamente, dopo averli controllati ed aver visto che erano ok).
Tutavia tra questi si annidava un repository che poi non si è dimostrato esattamente corretto abusando del proprio "potere" fornitogli dalla mia lista… Lo Ion’s Ubuntu packages, mantenuto da Jοhan Kiviniemi.
Di fatto, Ion ha deciso di sfruttare questa sua nuova “notorietà” pubblicando nel proprio repository dei pacchetti collegati ai desktop ubuntu e kubuntu “arricchiti” per modificare delle impostazioni di sistema (in questo caso, il desktop) per avvertire, a suo modo, la comunità…

Lo sfondo infatti riporta:

«Using untrusted repositories may cause permanent damage to your system»

«Usare repository non fidati può causare danni irreparabili al tuo sistema»

Ed è vero, ma come ho sottolineato nei thread a riguardo, se si vogliono usare fonti alternative bisogna sempre controllare le modifiche che il nostro sistema eseguirà durante gli aggiornamenti (ed infatti io non ci sono cascato…).
Se da una parte è comodo avere fonti alternative per poter mantenere la propria distro più aggiornata, dall’altra è necessario fare attenzione a cosa si fa sapendo che chi detiene un repository può avere il controllo totale sul nostro sistema… E questo l’ho sempre considerato ovvio… Il fatto di riconoscere o meno le chiavi GPG con cui viene firmato un repository non è un azione che deve essere fatta con sufficienza, ma bisogna prima essere sicuri di quello che si fa…!

Ad ogni modo, John ci ha fornito una sua spiegazione del suo gesto scrivendola in una pagina chiamata “The Treviño Story(da cui deriva poi il titolo di questo post…) :angry:; praticamente Ion afferma di aver notato un aumento di contatti (dai ~5 ai ~700) da quando ho pubblicato la lista, ed essendo seccato della cosa mantenendo il repository sul proprio server, ha deciso di creare questi pacchetti “fake” per avvertire l’utenza del rischio che potevano correre…
Se di per sé l’intento può essere considerato abbastanza “nobile”, di fatto il metodo usato è stato davvero pessimo… Al di là del fatto che ha modificato pacchetti base dandogli numeri di versioni enormi (999… Così che fosse difficile rimpiazzarli automaticamente), poteva anche semplicemente mostrare un avviso di debconf avvertendo del rischio… Di certo danneggiava meno persone e riusciva meglio nel suo intento!

Conosciuto il danno, per risolvere questo “hack grafico semplicemente  tornate alla versione originale dei pacchetti modificati…

# Per Kubuntu
sudo apt-get install kubuntu-artwork-usplash/edgy kubuntu-default-settings/edgy

# Per Ubuntu
sudo apt-get install usplash-theme-ubuntu/edgy edgy-wallpapers/edgy
sudo nano "/etc/gconf/gconf.xml.mandatory/%gconf-tree.xml"
# quindi cancellate il suo contenuto
sudo gconftool-2 –shutdown # doppia linetta "-"

Altre informazioni le potete trovare qui.

Morale della favola, usate la lista (che è ripulita così come il pacchetto collegato) a vostro rischio e pericolo, stando attenti a quello che fate ad ogni passaggio…
Tutto dipende da chi gestisce i singoli repository, per ora non era mai successa una cosa simile visto che i mantainer si erano sempre comportati correttamente, ma a quanto pare non tutti sono così… Da parte mia, tutti i miei repository sono e saranno sempre puliti

For English Readers, please read this post.

Gli italiani ed i diritti umani

TortureOggi, navigando sul Blog di Mokund (un bravissimo grafico che ha creato questo simpatico logo in onore dell’odierno rilascio di Java con licenza Open GPLv2) ho trovato una news che ci riguarda e che finalmente ci mette al primo posto in una classifica (che non sia sportiva), pure con onore, direi… 🙂
Infatti, secondo un recente (ma non troppo) sondaggio della BBC in 25 paesi sull’uso della tortura nei confronti dei prigionieri, gli italiani sono il popolo che più ripugna questa pratica.

Le opinioni degli occidentali sulla tortura dei priogionieri
(clicca per vedere la statistica completa)

Sperando che anche quel 14% di “Nì” sparisca, vi saluto. 😐

PS: Non che ci sia da essere felici visti i risultati medi… 

Treviño’s Ubuntu / Kubuntu Edgy Repository List

Repository Ubuntu Edgy EftCome tutti i patiti della distribuzione più Umana sanno, il 26 Ottobre è uscita la seconda release annuale di ubuntu, denominata Edgy Eft, per tanto da buon “utente stabile” ho avviato l’aggiornamento (non privo di problemi, ma un sudo apt-get -f dist-upgrade ha fatto quasi tutto il suo dovere)… Dopo di ché, cercando ti trovare tempo tra i vari progetti che porto avanti, mi sono messo a creare una nuova lista di repository per la nuova versione…

Come avrete visto, in questo blog era presente da tempo una lista di indirizzi dei repository piuttosto nutrita contenente numerosi “depositi” di terze parti contenenti software extra altrimenti non fornito dagli sviluppatori di ubuntu, kubuntu, edubuntu, xubuntu e fluxbuntu (tanto per non lasciarne nessuna fuori :D) per la versione 6.06 aka Dapper
Ecco, come era da aspettarsi :P, ho aggiornato la sources.list dei repository con una piuttosto completa per la nuova versione 6.10 – Edgy Eft.

Il link è sempre lo stesso: Lista Repository (sources.list) per Ubuntu / Kubuntu Edgy; fatene buon uso e ricapitate ogni tanto che cercherò di aggiornare la lista non appena trovo qualcosa di nuovo!

Tuttavia adesso ho deciso di applicare una cosa che avevo già pensato in passato per tenervi aggiornati in modo più efficace… Ossia, ho creato un pacchetto (3v1n0-sources-list) che si troverà nel mio repository e che aggiornerò di tanto in tanto… Così facendo, con un semplice upgrade, vi troverete la nuova sources.list direttamente nel sistema (verranno comunque fatti dei backup della vostra lista…!)… 😉
Per far ciò, basterà installare il seguente pacchetto:

Verrà aggiornata la vostra lista dei repository, quindi con un semplice sudo apt-get update avrete tutti i nuovi software e gli aggiornamenti! 😉 

Per gli utenti che sono ancora rimasti a dapper, ho trasferito la vecchia lista in un post con vecchia data; non manterrò più aggiorata quella lista, comunque se ci saranno segnalazioni commentate pure nel suddetto post.

CIAO! ^_^

PS: Ricordate che si accettano ancora consigli sul dominio di Treviño’s Blog 😉


EDIT (20/11/2006): come è successo per Treviño’s Ubuntu / Kubuntu Dapper Repository List, anche questa lista è stata citata nella DistroWatch Weekley di oggi!

Lista Repository (sources.list) per Ubuntu / Kubuntu Edgy [Archivio]


ITALIANO

Questa è la mia lista dei repository per i pacchetti debian usati da Ubuntu e Kubuntu Edgy Eft (6.10). Vi consiglio di utilizzarla (ma con attenzione) o quantomeno di controllare che anche la vostra contenga i medesimi indirizzi.
Qualora vogliate ancora, ho mantenuto la vecchia versione per [k]ubuntu Dapper.

Per mettere tale lista ci sono vari modi, il più semplice è quello di aprire Adept Manager o Synaptic e da lì (menù file) aggiungere una per una le righe qui indicate, altrimenti, basta editare il file /etc/apt/sources.list con il vostro editor preferito, dovrete però avere permessi da root.

Su KDE basta dare il comando kdesu -c kate /etc/apt/sources.list (o da konsole sudo kate /etc/apt/sources.list).
Su Gnome, invece, gtksu gedit /etc/apt/sources.list (o da terminale sudo gedit /etc/apt/sources.list)

Da questa versione (in poi?) è anche possibile inserire la lista dei repository direttamente installando il pacchetto 3v1n0-sources-list che contiene la lista aggiornata e che verrà poi aggiornato dalla stessa lista contenuta in esso 😛
Comunque potrete sempre (e io ve lo consiglio) modificare la sources.list appena installata, a mano come preferite!

Ricordate che i gestori dei repository possono fare quello che gli pare con il vostro sistema (se non controllate le modifiche prima di applicarle), quindi:

USATELA A PROPRIO RISCHIO E PERICOLO

ENGLISH

This is my repository list for the debian packages used by Ubuntu and Kubuntu Edgy Eft (6.10). I suggest you to use it (but at your own risk) or to check that yours is using the same addresses.
If you’re still using the old Ubuntu version, this is the list for [k]ubuntu Dapper.

To add this list to your apt sources.list, there are many ways; the easier (but slower) is to use Adept Manager or Synaptic, adding from the proper menu item these lines (one by one), otherways you only have to edit the file /etc/apt/sources.list with your editor, but you’ll need root privilegies.

In KDE you only have to run kdesu kate /etc/apt/sources.list (or sudo kate /etc/apt/sources.list from konsole).
In Gnome you have to run gtksu gedit /etc/apt/sources.list (or sudo gedit /etc/apt/sources.list from terminal)

From this version (on?) you can also add this repository list, simply installing the 3v1n0-sources-list package which  includes the updated list and it could be upgraded directly from the list in the package itself 😛
However you can always (and I suggest you to) edit the installed sources.list by hand as you prefer!

Remember that the repository mantainers can do what they want on your system (if you don’t check the modifications between upgrading), so:

USE IT AT YOUR OWN RISK

» 3v1n0-sources-list_0.3-3v1ubuntu0edgy1_i386.deb «

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