Configurare Compiz in scioltezza con CompizConfig!
Come preannunciatovi nel post precedente, parliamo un po’ di nuovi sistemi di configurazione per Compiz sorti all’ombra di OpenCompositing.org… Come saprete compiz, fin dagli esordi, funzionava sfruttando il sistema di configurazione principe di GNOME: GConf, e questo elemento fu uno dei principali motivi di proteste da parte della comunità (spcialmente, quella non-gnome, ovviamente) e quindi della nascita di progetti paralleli (fork) quali compiz-quinn, prima e Beryl poi.
Con un certo ritardo (si sa, DavidR non è per i workaround… :P) fu stravolto il sistema utilizzato fin dagli esordi, inserendo la possibilità di usare plugin diversi per il salvataggio delle opzioni e Mike mikedee Dransfield creò un plugin "ini" che permette il salvataggio della configurazione in dei files (ciascuno per plugin) in ~/.compiz/options. Tuttavia, il ritardo dell’aggiornamento rispetto a Beryl che già aveva i suoi configuratori ed il sistema poco friendly di gestione non resero questo cambiamento troppo apprezzato…
Tutto il resto è storia recente, con il porting da libberylsettings (il fiore all’occhiello di Beryl) a libccs adesso rinominata in libcompizconfig di cui ho spiegato il suo funzionamento in questo articolo che è fondamentalmente sempre valido a parte il fatto che la libreria ha cambiato nome e che adesso il backend gconf usa gli stessi parametri del plugin standard di compiz (per il plugin ini verrà fatta la stessa cosa presto).
Nonostante i flames che ci sono stati nella Mailing list di CompComm riguardo l’approccio usato da questo sistema (alcuni validi, altri un po’ meno) portati avanti più che altro da mikedee e RYX (entrambi "ex" compiz-extra), la discussione è proseguita con un ritmo serrato e attualmente pare essersi placata sia perché si è deciso di mantenere una linea che rimanga sempre fedele ai plugin standard di configurazione di Compiz, sia perché fino ad oggi non esiste sistema migliore che permetta sia la configurazione, che la gestione dei conflitti sia in modalità online, che offline (ossia, con sia con compiz avviato che no).
Andiamo quindi ad installare CompizConfig; prerequisito a tutto ciò è l’installazione di Compiz-git dal mio repostory eyecandy (come era stato indicato anche tra i commenti del primpo post su CompComm), dopo di che vi basterà fare:
sudo apt-get install compizconfig-settings-manager
Questo, fondamentalmente, farà tutto il necessario per avere le librerie libcompizconfig, il plugin ccp (che funge da tramite per compiz) ed il configuratore CompizConfig Settings Manager (e relative librerie in python), tuttavia sappiate che per aver un sistema funzionante usando la configuazione di CompizConfig, vi basterebbe il solo pacchetto compizconfig-plugin libcompizconfig0 (ma ovviamente sareste senza interfacce).
Altri pacchetti che definirei opzionali, sono:
libcompizconfig-backend-gconf # backend per salvare i dati attraverso gconf (GNOME)
libcompizconfig-backend-kconfig # backend per salvare i dati attraverso kconfig (KDE)
python-compizconfig # bindings in python per l’accesso a libcompizconfigcompizconfig-settings-legacy # settings manager "obsoleto" scritto in C e GTK+
Per usare compiz con questo sistema di configurazione, se usate i miei pacchetti o il mio wrapper (per come è stato impostato quest’ultimo), vi basta dare il classico comando
compiz –replace # corrisponde a dare ‘compiz –replace ccp’
Presupponendo che avrete installato il settings manager principale, ecco cosa vi apparirà lanciando ccsm:
CompizConfig Settings Manager – Compiz Configurator
Ci tengo a sottolineare, di nuovo, che tutto questo è indipendente dall’uso o meno dei plugin di Compiz Fusion (ex CompComm).
A presto!