Server Ubuntu sotto attacco (?). Un Tip per avere indietro i Repository
Da alcune ore alcuni server di ubuntu hanno subito un “down” risultando per tanto inaccessibili.
La causa di ciò non è del tutto nota ad ora e non si può stabilire ancora il tempo necessario per ripristinare la situazione, è stato comunque smentito un attacco DDOS (Denial of Service). Potrete trovare aggiornamenti sulla situazione su Digg, e PythonTech.
La lista dei siti attualmente indisponibili include i seguenti domini:
http://*.ubuntu.com
http://ubuntuforums.org
http://www.canonical.com/
http://blackcatnetworks.co.uk/
La cosa sicuramente più noiosa per l’utente Ubuntu è il fatto che i principali repository sono irraggiungibili, e risulta quindi difficile aggiornare o installare del software sulla propria macchina. Ad ogni modo, per fortuna esite una soluzione a questo; basta infatti modificare il famoso sources.list inserendo dei mirror validi ai repository ufficiali. Per farlo velocemente, sfruttando la bash incollate il seguente codice nel vostro terminale e date l’ok.
sudo cp "/etc/apt/sources.list" "/etc/apt/sources.list.down-bak"; cat "/etc/apt/sources.list.down-bak" | sed "s/http:\/\/.*\.ubuntu\.com/http:\/\/de\.archive\.ubuntu\.com/g" > "/tmp/downsources.list"; sudo mv "/tmp/downsources.list" "/etc/apt/sources.list"
I vostri mirror saranno aggiornati con dei mirror tedeschi funzionanti, e a detta di molto, più performanti.
Per ripristinare la vecchia lista, quando tornerà tutto a posto, basta fare
sudo mv "/etc/apt/sources.list.down-bak" "/etc/apt/sources.list"
Che dire… Speriamo che reggano! 😀
EDIT (24/07/2006 – ore 00:20):
Sono appena tornato a casa, ed i server di ubuntu sono tornati “su” :), ad ogni modo visto che i server tedeschi mi paiono più performanti potete tenere anche quelli, altrimenti usate pure il comando di ripristino!
Non sono riuscito ancora a trovare una vera e propria spiegazione ufficiale, comunque se ne sta parlando, e un amminstratore di UbuntuForums, ha riferito che si è trattato di una “semplice” interruzione di corrente ai server londinesi di Canonical. Evidentemente gli UPS non sono bastati… 🙁