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La fabbrica del terrore – I media contro Coolstreaming e Calciolibero

CoolStreaming LogoIn questi giorni molti quotidiani cartacei e no, così come molti telegiornali (e potete vederlo su Google News) hanno ostentato a gran voce una “grandiosa” operazione della GdF, ossia la chiusura di due portali che a loro dire «rubavano a Sky la trasimssione delle partite di calcio e la ripetevano sul Web».

NON C’È NIENTE DI PIÙ FALSO!

Ora, come molti sapranno i portali in questione sono Coolstreaming.us/.it/.biz e Calciolibero.com ed il 27 gennaio sono stati chiusi a ripetizione (seppur mentre alcuni notiziari parlavano della chiusura i due portali erano ancora online).

La cosa che però mi ha fatto veramente indignare 👿 è la campagna diffamatoria che si è creata su praticamente tutti i media. Perché la definisco «diffamatoria» è presto detto: chiunque abbia mai visitato CoolStreaming (di cui è disponibile una vecchia copia qui) e CalcioLibero (ancora parzialmente visibile qui) sapeva benissimo che i due siti non facevano altro che raccogliere e rendere disponibili al pubblico italiano i palinsesti di numerosi canali stranieri (per gran parte cinesi) che, proprietari delle licenze per vedere il calcio italiano, riversavano sul web (tramite varie tecnologie di streaming) le stesse partite senza limitarne l’accesso (per esempio in base agli IP – cosa che invece sembra stiano facendo i providers italiani! :|) agli spettatori di tutto il mondo.

Inoltre, i nostri cari portali, raccoglievano i e facevano supporto ai software di streaming Peer-to-Peer che permettevano di ottimizzare la trasmissione dei canali non sovraccaricando i server di origine pur permettendone una diffusione pressoché illimitata. C’è da notare che questi software P2P, oltre ad essere perfettamente legali, non erano gestiti da CS e CL, ma erano prodotti da altre società (anche qui, in gran parte cinesi), dove la tecnica della P2P-TV è molto utilizzata dai grandi network televisivi. Niente di illegale insomma, solo un legittimo utilizzo delle tecnologie che esistono.

Come è quindi chiaro Coolstreaming e Calciolibero non facevano altro che raccogliere risorse che chiunque sarebbe stato in grado di trovarsi da solo cercando nel web senza commettere alcun reato.
(per maggiori info leggete il comunicato stampa ufficiale di coolstreaming).

Ma l’interrogativo che più mi ha “tormentato” è stato… Perché tutta questa campagna mediatica?!? Voglio dire… Di solito non è che vengono affrontate in modo così massiccio le notizie provenienti dal mondo dell’informatica… L’idea che mi sono fatto è che i media (nella fattispece di Sky e Mediaset ma anche la7) devono di fatto intimorire gli utenti o i potenziali tali affinché il loro business ne esca più forte che mai allontanando parte dell’utenza da questi metodi che possono essere intesi come illegali nelle coscienze dei più inesperti e della gente comune. State certi che se questa vicenda avrà un buon fine (e lo avrà) non vi sarà una “pubblicità” simile. L’uscita che c’è stata faceva parte secondo me di una “battaglia psicologica” nata per “educare” la società affinché sia ben chiaro che se si vuole vedere il calcio italiano si deve pagare facendo riferimento ai colossi di cui sopra.

 

Per aiutare coolstreaming nella sua battaglia, fate riferimento al link sotto:

Aiuta CoolStreaming - Cartellino rosso alla censura!

 

Ciao! 🙁


Edit – Aggiungo alcune fonti sull’argomento: