That's my blog… Life and Linux

Da compiz a beryl, di nuovo a compiz… E poi?

Compiz e Beryl uniti nei loghi! Normalmente, come avrete notato, seppur segua da vicinissimo le vicende dei desktop 3D (stando anche sempre a contatto con gli sviluppatori) non posto molte notizie che li riguardano, visto che di solito in poco tempo rimbalzano nella blogosfera, preferisco magari rendere disponibili queste novità a tutti in formato .deb :P, ma ultimamente, dopo la fusione tra Compiz e Beryl tutto sembra essersi fermato… Ma ve lo dico subito, non è così!

Facendo un passo indietro e nel tentativo di rendere pieno il senso del titolo, facciamo una mini-storia fino ai tempi non lontani in cui Beryl era un progetto vivo: il mio primo composite manager è stato xcompmgr (che esiste già dal 2004) anche se a causa di problemi di supporto hardware l’esperienza finì molto brevemente; poi grazie all’avvento di Xgl, il serverone 3D, passai al primo composite con la "C" maiuscola: Compiz :P, ma – come molti sanno – dopo il rilascio del codice da parte di Novel, per diversi mesi il suo sviluppo sembrava essersi interrotto, fu così che in seno alla comunità Ubuntu, e ad opera di QuinnStorm, nacque Compiz-Quinn ossia una versione modificata di compiz che risolveva diversi problemi ed aggiungeva alcune funzionalità; la comunità si spostò quindi in massa a questa nuova versione patchata che poi col tempo assunse sempre più una sua fisionomia fino ad essere “costretta” al fork; magari più per incomprensioni che per motivi reali, però l’incapacità di parlarsi portò ad una divisione tra Compiz di freedesktop e Beryl; la mia scelta fu in beryl, anche perché nella sua fase iniziale la comunità era davvero parte integrante dello sviluppo come in pochi altri progetti; come ebbi a dire in altri post: «ti faceva sentire importante e vivo nello sviluppo».

Tuttavia, questa divisione ha dato origine a due cose: una positiva, l’altra meno… Ossia, il fork ha dato slancio al “gruppo” di freedesktop (= David Raveman) che ha riniziato a mettere le mani seriamente sul codice di compiz e, come altra conseguenza, sono nati anche i flame che tutti conosciamo e che se da una parte dimostrano che la comunità è viva più che mai, dall’altra ritengo che si siano spinti davvero troppo oltre.

Ad ogni modo, quando ormai i due progetti sembravano essere sempre più lontani tra di loro (a livello "ideologico", s’intende…), la ragionevolezza ha preso il sopravvento e si è deciso da una parte di aprirsi un po’ di più (compiz), mentre dall’altra si è rinunciato alla propria indipendenza ed a diverse righe di codice, magari ben condito di hack, ma quantomai funzionante e facile da gestire (beryl) per arrivare ad un progetto comune, sviluppato però da due reparti principali:

  • Compiz, quello vero, ha il compito di progettare ed implementare il codice del core e di alcuni plugin di base che già garantiscono il perfetto funzionamento del composite manager (anche se limitato in funzionalità e facilità di configurazione); il tutto in un team abbastanza ristretto e composto dai migliori sviluppatori del campo capitanati da David Raveman.
  • OpenCompositing / CompComm / CoCo / ??? (c’è già quasi tutto, tranne che un nome ufficiale) ha il compito di creare una comunità attiva nel supporto, la configurazione e lo sviluppo che riunisca gli sviluppatori (e gli utenti) più sfarfalloni di Beryl e Compiz-extra per produrre plugin aggiuntivi ed un sistema di installazione, avvio e  configurazione a prova di niubbo usando però come base sempre e solo il core ufficiale di Compiz per cui questi tool sono solo un aggiunta tutt’altro che indispensabile.

Fin qui, niente di nuovo (a parte i nomi provvisori) visto che sostanzialmente ho riscritto quanto indicato nelle roadmap ormai da due mesi e passa, ma nel tempo che è trascorso dall’ultima release (assoluta) di Beryl e dall’ultima stabile di Compiz (la 0.3.6) ad oggi entrambi i progetti non sono stati con le mani in mano.

Sul lato di Compiz, ci sono stati diversi cambiamenti sostanziali al nucleo che seppur non cambino molto la vita degli utenti, senza star ad entrare in superflui tecnicismi, toccano molto l’approccio di programmazione visto che è stato modificato il sistema con cui sono definite le opzioni del core e dei plugin passando da un sistema hardcoded nei sorgenti in C ad uno che sfrutta dei files xml esterni (metadata) da cui vengono poi generate le opzioni con cui si dovranno interfacciare sia lo sviluppatore (per definire i comportamenti a livello di codice) che gli utenti (per impostare compiz, ovviamente tramite software di configurazione appositi). Ad esse si uniscono il già noto supporto per l’input redirection che Xorg 7.3 supporterà, l’aggiunta di alcune feature importate da beryl (più che altro sui plugin) altre al bugfixing di routine.
Modifiche quindi piuttosto importanti, ma appunto, non troppo appetibili (immagino) per la maggior parte della platea.

E sul lato della comunità di OpenCompositing (per ora chiamiamola CompComm), invece?
Beh… Si dice che un immagine valga più di molte parole, per ora, vi lascio a questa:

CompComm settings manager

A presto, per altre brucianti novità 🙂

Treviño’s Ubuntu / Kubuntu Feisty Fawn Repository List

3v1n0 ubuntu feisty repository list

Ve l’avevo promesso un paio di giorni fa e sono stato di parola… Dopo avervi “ufficializzato” il repository 3v1n0, adesso è la volta di un altro progetto che ormai si sussegue di versione in versione ad ogni rilascio di Ubuntu: la lista(ona) dei repository di terze parti.

L’indirizzo non è ancora cambiato, per tanto potrete trovare la sources.list aggiornata per Feisty Fawn sempre in questa pagina: Lista Repository (sources.list) per Ubuntu / Kubuntu Feisty Fawn.

Anche in questa versione, per tenervi aggiornati in modo più efficace ho creato un pacchetto (3v1n0-sources-list) che si trova nel mio repository e che aggiornerò ad ogni modifica sostanziale della lista…
Come già detto questo piccolo .deb non fa altro che sostituire la vostra sources.list con la "mia", ovviamente dopo aver fatto i backup del caso (sempre in /etc/apt/), potete quindi installarlo da qui:

Dopo l’installazione non dimenticare di lanciare un sudo apt-get update per avere tutti i nuovi software e gli aggiornamenti! 😉

In questa versione ho deciso anche di facilitare una delle operazioni più noiose connesse all’aggiornamento della lista, ossia l’approvazione della chiave GPG dei repository di terze parti. Nella Pagina della lista (non nel pacchetto), infatti ho inserito uno script che potrete incollare nel vostro terminale per fare un riconoscimento rapido. Ci tengo a sottolineare comunque che non mi assumo le responsabilità dell’approvazione di tutti i repository, visto quanto è successo in passato, ma se volete usare quello strumento fate pure…

Infine, una nota per gli utenti che sono ancora rimasti ad edgy: ho trasferito la vecchia lista in un post con vecchia data; non manterrò più aggiorata quella lista, comunque se ci saranno segnalazioni commentate pure nel suddetto post.

CIAO! ^_^

PS: Oggi è anche uscita UbuntuStudio, pare davvero un bel progetto! Se molti tool già li conosciamo, la grafica pare davvero ben fatta!

Il repository 3v1n0 per Ubuntu Feisty è ora “stabile”!

3v1n0-feisty-repositoryOvvïa, dopo aver di nuovo rotto il ghiaccio possiamo tornare ad essere operativi anche in questa sede… Col passaggio a Kubuntu Feisty (che per me è avvenuto dal 20 Aprile) ovviamente ho avuto un po’ di lavoro nell’aggiornare i vari progetti che gestivo per edgy alla nuova versione.
Mentre per adesso non ho ancora ultimato la fase di revisione di una lista repository ben completa per il cerbiattino visto che fino a poco tempo fa non è che ci fosse molto materiale (anche spero di postarla a breve), una delle mie prime azioni è stata quella di creare un nuovo repository generico (per dirlo in altre parole il "3v1n0") in cui ho dovuto però rimuovere i pacchetti obsoleti, aggiornarne alcuni, ricompilarne altri e correggere ulteriori ed eventuali problemi che ho riscontrato…

Seppur non avessi ancora ufficializzato i miei repository, in realtà i dati si trovavano online da diverso tempo (dal 26 Aprile) ma visto che era ancora tutto in movimento preferivo non rendere la cosa completamente pubblica (anche se il front-end html già parlava chiaro); ad ogni modo ora penso sia giunto il momento di aggiornare la vostra lista dei repository con un po’ di pacchetti extra by Treviño :P, per farlo semplicemente aprite il vostro gestore di pacchetti o il file /etc/apt/sources.list e lì inserite le seguenti linee:

# Treviño’s Ubuntu Feisty Fawn Repository (GPG key: 81836EBF – DD800CD9)
# Many "random" bleeding edge software: aMule, aMSN, Mercury, flash…
# Further informations: http://3v1n0.tuxfamily.org
deb http://download.tuxfamily.org/3v1deb feisty 3v1n0
deb-src http://download.tuxfamily.org/3v1deb feisty 3v1n0

Quindi concedetemi la fiducia 🙂 con: 

wget http://3v1n0.tuxfamily.org/DD800CD9.gpg -O- | sudo apt-key add –

Come sempre è possibile spulciare il contenuto del repository attraverso questa pagina che contiene la lista di tutti i pacchetti con descrizione e link per scaricarli. Non so se l’avete notato, ma ormai da diversi mesi avevo aggiornato sia lo stile che il logo del front-end per renderlo conforme al blog ;).

Per segnalare eventuali problemi sia sui pacchetti che sul repository o per richiedere dei .deb, sapete come contattarmi (meglio per mail o irc)…

Colgo infine l’occasione per ricordarvi che a breve aprirò o integrerò anche altri repository per feisty (alcuni già usufruibili per i più “smaliziati”) con altro software sulla cresta dell’onda 🙂

Bye! ^_^ 

C’è nessuno?! Qui, pare di si…

Torno subito...Rieccomi!! 🙂
Quasi, mi vergogno un po’ a tornare qui dopo mesi (sigh!) di assenza da queste pagine, la mia vena blogghistica negli ultimi tempi si è affievolita molto, ma certamente non perché non ami questo splendido mezzo per interfacciarsi col mondo, ma perché tra il tempo da dedicare alla real life e quello speso nella mia costante ricerca della perfezione informatica 🙂 e nel mio “interesse nel tutto”, tendo ad applicarmi in moltissime cose che poi non mi danno il tempo di raccontare o commentare quanto accade nella Rete e talvolta neanche quanto produco io stesso (anche perché poi vorrei farlo usando la miglior forma :)), insomma le solite concause che mi hanno sempre limitato in questa attività recentemente si sono moltiplicate incrementando ulteriormente la mia TODO list.
Per dirla breve è sempre il solito {gatto,cane,animale_con_coda_e_bocca*} 😀 che si morde la coda :|.

Ad ogni modo quando si trovano nella rete post come «trevino dov’è finito??!!» e si ricevono commenti, mail o messaggi IM chiedendomi che fine ho fatto diciamo che bisogna almeno far sentire la propria voce per dire che, ovviamente, ci sono sempre e come prima solo che ultimamente preferisco produrre (sia pur cose che magari non hanno un immediato utilizzo), piuttosto che fare “marketing” 🙂
Quindi state tranquilli che come dice qualcun altro, in altri ambienti ed ad altre persone: Treviño c’è! 😀

Alla prossima! 😉 

Beryl-Themes – Personalizzate il vostro windows manager!

beryl-themesNon sono solito aggiornare la comunità di quanto avviene nel mondo di beryl, visto che normalmente parlo con i pacchetti, ma quest’oggi insieme all’uscita della seconda release stabile di Beryl (la 0.2), che comunque è già nei miei repository da tempo (e fra poco si inizierà con la serie 0.3), volevo notificarvi l’apertura di un nuovo portale dedicato alla personalizzazione del vostro window manager preferito: Beryl-Themes.org.

Il portale fa parte della famiglia di kde-look.org & company, quindi non si tratta di una vera e propria novità visto che già da tempo nei siti di questo network erano presenti dei materiali per Beryl, ma adesso è stato creato un sito a se stante per raccogliere senza tanta confusione tra i DE e con delle caregorie specifiche le personalizzazioni per il gioiellino.
Mi è sembrato quindi importante farvi partecipi di questo nuovo progetto che renderà più semplice trovare e pubblicare risorse personalizzate per Beryl senza doversi mettere a lurkare centinaia di thread nei vari forum.

Per spargere la voce, vi prego di votare la news su digg.

Bye!

Installare Xorg 7.2 e Mesa 6.5.2 in Ubuntu Edgy eft

Xorg-7.2Ovvia ora è finita l’ora di fare i giochini :P, ed è giunto di mettersi a fare qualcosa di più serio (o forse no! :D).
Beh, che questa sia una cosa seria o meno, toccherà a voi giudicarlo di certo a me piace avere sempre una macchina in forma e ben aggiornata nei punti che dico io (per questo mi sta stretta sia una release stabile che una di sviluppo), comunque da utente AiGLX con driver radeon sono sempre stato alla ricerca del massimo delle prestazioni e supporto per il mio Beryl tentando in più di un’occasione anche di aggiornare Mesa (la libreria 3D) all’ultima versione stabile o alla versione in sviluppo ma sempre con scarsi risultati.
La colpa in quelle situazioni era il fatto che Mesa 6.5.2 necessita un nuovo glproto (che gestisce la comunicazione tra server grafico e librerie 3d), e quindi risultava fondamentale l’aggiornamento anche del server grafico ad una versione più recente (presa da git) o più recentemente alla versione 7.2 che come saprete è uscita ufficialmente15 giorni fa (anche se già era disponibile da decine di giorni in git e più recentemente nell’ftp).

Comunque sia, ormai ce la dovevo fare e ce l’ho fatta (ovviamente), ricompilandomi Xorg, Mesa e altre librerie parallele (seguendo quanto ho scritto in questo post). Avevo iniziato a lavorare su Xorg e mesa git circa l’8 Febbraio come potete leggere in questo bug, ma ho raggiunto il successo solo il giorno successivo; in seguito ho usato Xorg e Mesa pacchettizzato in versioni "standard" fino a ieri quando mi sono messo in tesa di concedere questo piccolo sfizio anche agli altri utenti aprendo un repository. Per far ciò ho quindi ricompilato tutti i pacchetti relativi a xorg importati da feisty, ovviamente avvalendomi di alcuni miei script  che ho scritto al volo per automatizzare il tutto permettendomi di ottenere il tutto in circa 5 ore di compilazione! 🙂

A questo punto, siete pronti per aggiornare la vostra Ubuntu-box! Read the rest of this entry »

E se i Sistemi Operativi fossero Compagnie Aeree?!

Airplane running Linux Visto che non riesco a trovare il tempo per fare di meglio (o, più precisamente vorrei fare la cose troppo bene e quindi mi fermo -_-), mi mantengo in questi tempi su articoli scherzosi seppur a tema, quindi anche se vi evito di parlarvi di Pizza Party (tool super-geek che permette di ordinare da terminale, tramite uno script in perl, la vostra pizza presso Domino’s Pizza – blah!) visto che mi pare davvero troppo (cmq il video godetevelo :)), mi va di tradurvi un articoletto spuntato su digg eloquentemente intitolato: «If Operating Systems Ran The Airlines…».

Ebbene, come sarebbero le compagnie aeree se riprendessero dai sistemi operativi?! Ecco la risposta: 

UNIX Airways
Ciascun passeggero si porta con sé un pezzo dell’aereo quando arriva all’aeroporto. Quindi i clienti vanno tutti fuori nella pista e mettono insieme l’aereo pezzo per pezzo, discutendo senza sosta riguardo il tipo di aereo che hanno intenzione di costruire.

Air DOS
Tutti i passeggeri spingono l’aereo finché non inizia a librare leggermente, quindi ci saltano tutti dentro e lasciano l’aereo planare a motore spento finché non tocca terra di nuovo. A questo punto ripetono l’operazione finché non raggiungono la meta…

Mac Airlines
Tutti gli stewards, i capitani, i facchini ed i bigliettai
hanno lo stesso identico aspetto e si comportano allo stesso modo. Ogni volta che chiedi qualcosa sui dettagli del volo, ti viene risposto con gentilezza e decisione allo stesso tempo che non hai né bisogno né la volontà (in fondo) di conoscere quanto chiedi poiché tutto verrà fatto per te senza che tu debba sapere altro, quindi devi stare semplicemente zitto.

Windows Air
Il terminale è carino e colorato con stewards amichevoli, un facile controllo dei bagagli ed imbarco, il decollo è inoltre molto delicato. Dopo 10 minuti che sei in aria, l’aere esplode senza alcun tipo di avvertimento.

Windows NT Air
Esattamente come la Windows Air, ma costa di più, usa aerei molto più grandi e distrugge tutti gli altri aerei nelle 40 miglia circostanti quando esplode.

Windows XP Air
Raggiungi l’aereoporto che è obbligato per contratto a permettere solo Aerei dell’Xp Air. Tutte le aerovetture sono identiche: colorate con toni chiari e grandi il triplo del necessario. I simboli sono smisurati e tutti indicano la stessa cosa. Qualunque cosa tu faccia, spunta qualcuno vestito con un mantello ed un cappello a punta che insiste che tu lo segua; ti vengono tolti i vestiti ed i bagagli e vengono rimpiazzati con un completo ed una valigia dell’Xp Air, del tutto identici quelli delle altre persone che ti circondano. E tutto questo è incluso nell’esorbitante prezzo del biglietto.
L’aereo non partirà finché tu non avrai firmato un contratto. Si scopre poi che lo spettacolo di intrattenimento durante il volo è il solito cartone di Topolino ripetuto ad oltranza ad ogni volo. Devi telefonare alla tua agenzia di viaggio prima di mangiare o bere, e vieni richiamato diverse volte durante il volo. Se vai al bagno due o più volte devi comprare un nuovo biglietto. Non importa quale destinazione tu abbia scelto, il tuo viaggio terminerà sempre con un atterraggio di emergenza a Whistler in Canada
(Whistler è il nome in codice di Windows XP, ndr).

Linux Air
Gli impiegati scontenti di tutte le altre compagnie decidono di iniziare a costruire la loro compagnia. Questi costruiscono gli aerei, i conta-biglietti e bitumano le piste da soli. Fanno pagare un piccolo contributo per coprire il costo della stampa dei biglietti, ma te li puoi anche scaricare e stampare da solo senza spendere niente.

Quando sei a bordo dell’aereo, ti vengono dati un sedile, quattro bulloni, una chiave inglese ed una copia del GUIDA-al-sedile.html. Una volta seduto, la postazione totalmente personalizzabile è molto confortevole, l’aereo parte ed arriva in orario senza alcun problema, il cibo durante il volo è fantastico. Provi a raccontare ai clienti delle altre compagnie la tua spettacolare esperienza di volo, ma l’unica cosa che ti sanno rispondere è: «Che hai dovuto fare col sedile?!»

Non male direi, con un fondo di tristezza ma, chi davvero viaggia nella compagnia più sana, sa benissimo quante soddisfazioni da quel sedile! 🙂

Bye! :bye:

PS: personalmente ritengo la sezione dedicata a linux un po’ carente di fantasia… Aggiungerei altre idee, se vi va fatelo pure voi! 🙂

(Ab)Usare i Tablet PC su Ubuntu!

Linux on a Tablet PC

Treviño: «Una nuova ed ottima guida da parte di Ciso
Con questa guida vi spiegherò qualcosa che nessuno aveva mai fatto (almeno secondo me) in modo esauriente in lingua italiana. Grazie ad alcuni forum ubuntisti (fra cui quello ufficiale italiano e quello ufficiale internazionale) e anche all’aiuto di altre persone sono riuscito a creare una buona guida per installare Ubuntu su un tablet PC. O meglio: per far funzionare tutte le funzioni di un Tablet PC anche su Ubuntu.
Cominciamo! 🙂 Read the rest of this entry »

Tutto il Free Software a Tavola!

No, no… Non vi sto parlando di Gourmet – Recipe Manager o di qualsiasi altro software molto geek da usare in fase pre/durante/post pasto per non farvi mai dimenticare il vostro amato PC, ma dopo il post tecnicissimo articolo appena postato, ho pensato che vi ci voleva proprio qualcosa per rilassarvi
Così, vagando per la Rete ho trovato un disegno davvero molto carino pieno di doppi sensi

La banda del freesoftware (Tux, Daemon, duke, java, Mozilla, Gimp, openoffice.org, OpenBSD, X, GTK, Stallman, GNU...)

Quanto sopra è stato creato dalle abili mani di Jim Huang (A.K.A. jserv) che ha rappresentato le mascotte ed i loghi dei vari progetti Open in tono molto scherzoso… Tutto mi pare davvero ben fatto!

Ora vi lascio divertirvi ad associare ciascun immaginetta al progetto di appartenenza ^_^.

Bye 😉

La soluzione dei problemi applicativi in Linux

tux-problems-solvingSalve ragazzuoli oggi ho il grande onore di pubblicare per voi un lavoro che ho ricevuto direttamente (beh si, via mail :P) dalle mani di Alessio Porcacchia che come ricorderete è l’«uomo linux» di cui abbiamo parlato qualche tempo fa in quanto è stato colui che ha avuto l’onore e l’onere di tenere alto il nome del Pinguino nel servizio del tg3 dedicato alla guerra dei sistemi operativi (sicuramente molto meglio di come ha fatto Attivissimo alle iene).
Alessio che tra le varie attività è un attivista del mondo unix, sta svolgendo il ruolo di consulente in diversi progetti di livello tra cui Debian e questa mattina mi ha inviato un documento in cui si affronta un problema tanto tecnico quanto importante per poter conoscere a fondo la propria macchina sfruttando la potenza che il Kernel ci da: il Problem Solving.

Con questo termine si intende di fatto la soluzione dei problemi che possono accadere a livello applicativo e che potrebbero ridurre macchine assai importanti (come per esempio i server) in condizioni precarie.
Seppur il tema affrontato è, come anticipato, assai tecnico e richieda abbastanza esperienza Alessio è riuscito a metterlo su un piano molto pratico rendendo il tutto più amichevole.

Ritenendo che un post del blog non sia adatto alla stesura di un articolo del genere ho preferito inserirlo in una pagina apposita, mentre vi lascio qui la prefazione:

Dedico questo articolo al blog http://3v1n0.tuxfamily.org ringraziando l’autore per aver dato un così positivo commento a l’umile lavoro di divulgazione e di supporto all’interno della comunità. Dedico inoltre alla comunità Debian Italiana tutto il lavoro svolto in questi anni. Questo articolo nacque inizialmente per una pubblicazione da rivista. Devo dire che presentai tale articolo a molte riviste e come risultato ebbi una mancato riscontro. In definitiva ritengo che un articolo sul problem solving sia cosa buona e utile, dato che manca effettivamente un qualsiasi tipo di riferimento manualistico in Italia. Questo ci fa ancora una volta capire il livello di arretratezza che ci si trova ad affrontare dal punto di vista di divulgazione cartacea IT in italia. In questi anni comincio a farmi una visione sempre piu’ limpida del perchè manchi una rivista in italiano come Samag.com Ovvero una rivista dedicata dai tecnici per i tecnici, poiché almeno dal punto di vista editoriale si guarda a linux come un “esotico” prodotto per vendere qualche iso masterizzata e non come effettivo strumento di lavoro all’interno dei datacenter o dei CED, cosa che posso testimoniare direttamente comincia a diventare una realtà tangibile. Se vediamo il mercato editoriale, di riviste in italia che lontanamente solo si avvicinano a samag.com non ci sono, e non credo perchè non ci sia mercato, ma per la poca lungimiranza di certe case editrici. Si pubblicano migliaia di riviste clone per le console giochi che alla fine sono sempre tutte uguali, ma nessuno dico NESSUNO, hai mai voluto riflettere sulla possibilità di una reale rivista informatica per gli addetti hai lavori. Sinceramente questa cosa è di una tristezza sconfinata. Speriamo che in un prossimo futuro ci sia chi in Italia voglia davvero fare una rivista tecnica per i tecnici e non “materiale cartaceo” aggiuntivo al dvd.

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Altrimenti potete scaricare in locale i documenti in formato originale OpenDocument o PDF.

Ringraziando ancora una volta Alessio Porcacchia per la dedica ed il grande lavoro di stesura della guida che ha fatto vi auguro a tutti una buona ed attenta lettura 😉

PS: E come ci ricorda Porcacchia qualcuno disse: «gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date!».

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